La storia si apre con una famiglia siciliana emigrata a Milano. La madre, senza un marito e con lavori precari, si trova nell'impossibilità di mantenere i suoi due figli: Luciano, di nove anni, e Rosetta, di undici. Per far fronte alle difficoltà economiche, la madre spinge Rosetta alla prostituzione. Tuttavia, la situazione cambia quando intervengono le autorità e la madre viene arrestata. I bambini vengono quindi destinati a un istituto minorile. Un carabiniere di nome Antonio viene incaricato di accompagnarli. Ciò che doveva essere una semplice formalità di un paio d'ore si trasforma in una responsabilità completa per Antonio. Durante il viaggio, il ragazzo si affeziona ai due piccoli. Il film è potente, riflessivo e toccante. Cattura lo spettatore attraverso le situazioni di disagio che si sviluppano e le emozioni trasmesse dall'espressione di una bambina che guarda il mondo con gli occhi di una prostituta undicenne e teme di essere riconosciuta.
Regista e sceneggiatore, ha studiato filosofia presso l'Università di Messina e successivamente si è trasferito a Roma, dove ha iniziato a lavorare nel mondo del cinema come assistente alla regia. Il suo debutto come regista è avvenuto nel 1979 con il film "Colpire al cuore". Tuttavia, è diventato un nome familiare nel panorama cinematografico italiano e internazionale negli anni '90 con film come "Porte aperte" e "Il ladro di bambini". Quest'ultimo film gli è valso una nomination agli Oscar come Miglior film straniero. Tra i suoi altri film di successo si possono citare "Lamerica" del 1994, vincitore del Grand Prix Speciale della Giuria al Festival di Venezia, e "Così ridevano" del 1998, che ha vinto il Leone d'oro al Festival di Venezia. Negli ultimi anni ha diretto film come “Hammamet” e “Il signore delle formiche”. Nel corso della sua carriera, ha ricevuto numerosi premi e riconoscimenti, sia in Italia che all'estero